martedì 11 aprile 2023

Ma, il barman, chi è?

 




Tratto da un articolo del 2016 dell'amico Andrea Guerra.

...Siamo la migliore maschera di Pirandello, siamo tutto ciò che il cliente vuole, siamo uno, nessuno o centomila. Siamo servitori ma non servi. Possiamo ricevere confidenze più o meno strette senza mai sbilanciarci troppo in consigli o soluzioni, perchè come spugne assorbiamo gioie e dolori del cliente...e la difficoltà sta nel rimanere sempre razionali ed un poco distaccati! Siamo confessori senza mai dare assoluzioni, ed a volte appoggiamo pensieri che non fanno parte di noi ed il solo fine è il benessere del nostro cliente. E potremmo risultare simpatici o meno, oppure dare il dubbio di essere di destra o di sinistra.. .ma il dubbio che il nostro cliente non deve avere mai è sulla nostra preparazione e professionalità!

Il Barman è colui che conosce ciò che vende, che ricorda il cocktail preferito del solito cliente e che sa stimolare l’interesse verso nuovi sentori di gusto, e che sappia far fronte a tutti gli ingressi di nuove mode e tendenze, con frequenti aggiornamenti.

Un buon Barman è inoltre un pò “psicologo” nel capire le esigenze della sua variegata clientela, è un attento osservatore di uno scenario del quale regge le fila!

Tutto questo, per me, è un Vero Barman!

Andrea Guerra

domenica 9 aprile 2023

Sulle orme di Hemingway

 



Bello, forte, attaccabrighe, appassionato di caccia, di pesca, della buona tavola e del buon bere, papa Hemingway è molto più che il premio nobel per la letteratura. Nella sua vita non si è risparmiato nulla o quasi, ha sempre deciso come vivere e alla fine anche come morire.

Sono molti i posti dove ha vissuto, abitato o soggiornato per qualche tempo. Poco distante da ogni sua dimora, quasi sempre, troviamo un bar dove poter trovare una bevanda ristoratrice e qualche amico. Sono molti quindi i bar che papa Hemingway ha reso celebri nel mondo, sono molti i bar che si fregiano della scritta: "Hemingway è stato quì".

Negli anni '30 quando in seconde nozze sposò Pauline, la coppia trovò dimora in florida alle Key west. Un amico di quegli anni fù Joe Russel, uno speakeasy, che alla fine del proibizionismo aprì un bar. All'inizio chiamò il suo bar silver slipper per via del pavimento da ballo ma fù papa Hemingway a convincere Joe che il nome giusto era "sloppy joe's bar" ovvero il bar di joe il disordinato. Il nome è quello ancora oggi.

Hemingway trascorreva volentieri del tempo allo sloppy joe, il passatempo preferito, qui, era lo scotch e le scommesse ma si ricorda anche un drink preferito da lui: il papa doble. preparato con spremuta di agrumi della florida, una doppia dose di rum e una goccia di sciroppo di granatina.

Se volete visitare lo sloppy joe ma non avete tempo di volare in florida eccovi il sito www.sloppyjoes.com

Alcolemia

 L'alcolemia è la concentrazione di alcol nel flusso sanguigno ed è espressa in grammi di etanolo per litri di sangue. Serve per valutare lo stato di ebbrezza di un soggetto.

--0.2 g/l

iniziale tendenza alla guida azzardata per una riduzione della percezione del rischio, i riflessi sono leggermente disturbati.

--0.5 g/l limite legale

il campo visivo si riduce, soprattutto la visione laterale (difficile utilizzare lo specchietto retrovisore, controllare le manovre di sorpasso e attraversare gli incroci in sicurezza).

contemporaneamente si verificano la riduzione del 40% circa delle capacità di percepire gli stimoli sonori, luminosi ed uditivi, il rallentamento dell'attenzione ed elaborazione mentale (i movimenti e le manovre vengono eseguiti con movimenti bruschi).

--0,7 g/l

l'esecuzione delle normali manovre di guida è priva di coordinamento, molto rallentata, confusa. I tempi di reazione sono fortemente compromessi.

--0.9 g/l

sono inefficaci l'adattamento all'oscurità, la capacità di valutazione delle distanze, degli ingombri, delle traiettorie dei veicoli e delle percezioni visive simultanee (per esempio di due oggetti se ne percepisce uno solo).

--1 g/l

ebbrezza franca e manifesta, caratterizzata da euforia e disturbi motori, con difficoltà a conservare l'equilibrio; incapacità a mantenere l'attenzione e la concentrazione, linguaggio stentato. Il comportamento alla guida è caratterizzato da brusche sbandate, guida al centro della strada o contromano. Le luci improvvise ed intense possono causare temporanea cecità con recupero molto lento della visione. I suoni vengono avvertiti con un ritardo accentuato e inefficace a produrre un'adeguata risposta comportamentale, mettendo a rischi la propia e l'altrui salvaguardia.

--sopra 1 g/l

subentra un profondo stato confusionale e totale perdita della lucidità, intensa sonnolenza.