domenica 30 ottobre 2016

il potere delle parole

Il potere delle parole, della comunicazione si sa’ è universalmente riconosciuta ma imparare a comunicare anche attraverso oggetti, colori, situazioni, ambienti è altrettanto importante.
Il successo di un locale è fatto anche di immagine. Comunicare credibilità è una questione di dettagli,  a volte anche piccoli. Un locale ben arredato , curato, ordinato e ovviamente pulito, offrirà ai nostri clienti dei momenti di piacevole sosta.
Ma non basta ancora, occorre curare il dettaglio come ad esempio la gestione degli spazi. Tavolini troppo ravvicinati non consentono una fruizione agevole da parte di chi vuole sostare con un passeggino ad esempio. Potremmo a questo proposito prevedere tavolini con sole due sedie anziché quattro, visto che quasi mai vengono utilizzate tutte contemporaneamente. Non mi esprimo sul fatto di avere sedie rotte. È oltre che di cattivo gusto anche pericoloso. Ma purtroppo succede.
L’immagine dall’esterno è determinante. L’insegna dice molto di noi ma non solo, arredi esterni, piante fiori e colori fanno la differenza. Mi viene in mente a questo proposito un bar che ha in esterno delle fioriere vuote, senza fiori. Non trovate che danno di sé un’immagine di trascuratezza e di abbandono? A questo proposito le soluzioni sono due: o mettere i fiori o togliere le fioriere. Vedete come è semplice dare una buona o cattiva immagine.  L’obiezione più frequente è il costo elevato da sostenere per rinnovare. Ebbene come ho appena dimostrato poco fa non si tratta di spendere ma di pulire e riordinare.
Occorre curare nel dettaglio la viabilità  all’interno del locale per permettere agevolmente l’entrata e l’uscita ma non solo anche per far vedere ogni prodotto disponibile all’acquisto. Negli autogrill è  studiato un percorso verso l’uscita attraverso i prodotti. Non credo di dover replicare questo ma sicuramente chi mostra vende.
I cartelli sono belli ma nessuno li legge, soprattutto quando sono troppi. L’uso smodato di cartelli spesso scritti a mano ottiene un effetto di disaffezione e di elusione  proprio dal messaggio espresso. Credetemi non ci bada nessuno. La comunicazione verbale in questi casi è  indispensabile. Inoltre la comunicazione attraverso immagini potrebbe essere più efficace.
amicobarista.blogspot.com
linozocchi@virgilio.it

giovedì 6 ottobre 2016

Il macinino quello sconosciuto

Se il macinino non è  esatto chi se ne accorge?
Capita sempre di preferire il caffè di un operatore piuttosto che un altro.
La mano dell’operatore fa la differenza soprattutto quando si tratta di caricare il caffè macinato del macinino perché la dose potrebbe non essere sempre esatta, anche di mezzo grammo.
Il dosatore ha un meccanismo che racchiude un volume di polvere di caffè a patto che ce ne sia a sufficienza. Occorre controllare che il caffè macinato sia sufficiente per coprire la stella del dosatore. Alcune volte la dose erogata è insufficiente perché una parte rimane attaccata alle pareti della stella.
L’importante è correggere la dose ogni volta che si presenta il problema. Inoltre il grado di macinatura va modificato ogni volta che cambia la temperatura atmosferica o il grado di umidità nell’aria.
Impariamo ad utilizzare questo sconosciuto macinino e i cllientiringrazieranno.
Linozocchi@virgilio.it
Amicobarista.blogspot.com