martedì 14 marzo 2017

Rinnovamento, un must.

Rinnovare, no peggiorare.
Una delle regole basilari di un negozio è rinnovare l’assortimento e siccome il nostro bar è anche un negozio, rinnovare è d’obbligo.
L’aria di cambiamento può partire dal colore dei tovagliolini fino a cadere in un vortice che ti fa perfino cambiare auto!
Battute a parte, il rinnovamento deve essere ponderato,  si, nell’investimento ma soprattutto nel ritorno economico. Va pianificato l’aumento di produttività per fascia di prodotto così come per fascia oraria. Non piace a nessuno spendere per non avere nulla in cambio.
Come si fa a ponderare tutto ciò?  Innanzitutto avvalersi di un consulente è la miglior cosa ma si può fare anche da soli con qualche cautela. Cominciamo.
Un vecchio adagio recita che squadra che vince non si cambia, ed è senz' altro vero, perciò non si cambiano quelli che sono i nostri punti di forza. Vanno cambiati invece quelli che sono i nostri punti deboli e nel fare tutto ciò non tralasciamo un restyling, magari leggero.
Individuati i punti deboli, magari anche uno solo, iniziamo a pianificare come dovrà diventare. Pianificheremo tutti i cambiamenti sia strutturali che organizzativi dovremo affrontare. Probabilmente dovremo considerare anche la formazione del personale affinché il miglioramento sia effettivo.
Andar per tentativi può essere pericoloso oltre che costoso, quindi perché non considerare anche il parere di altri, magari esperti non coinvolti emotivamente? Se vi serve sono qui.
linozocchi@virgilio.it
Lino Zocchi

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